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altri insediamenti tedeschi

i Walddeutsche

I Walddeutsche, in tedesco anche Taubdeutsche e in polacco Głuchoniemcy, che significa “gente senza parole” (da głuchy = sordo), talvolta chiamati semplicemente tedesco-polacchi, sono dei tedeschi etnici che si insediarono dal 14° al 17° secolo nel territorio della odierna “Doły Jasielsko-Sanockie”, in Polonia, una regione che in precedenza era solo scarsamente abitata perché il terreno era difficile da coltivare.

Il termine fu coniato dagli storici polacchi Marcin Bielski, 1531, Szymon Starowolski 1632, Ignacy Krasicki e Wincenty Pol ed è talvolta usato per riferirsi ai tedeschi trai fiumi Wisłoka e San, dell’ovest dei Carpazi in Polonia.


Casimiro III di Polonia sottomette la Rutenia Rossa

I tedeschi si stabilirono nel territorio del Regno di Polonia (1385-1539), nell’attuale Voivodato dei Precarpazi, dal 14° al 16° secolo, soprattutto dopo che la regione tornò nella sfera di influenza polacca nel 1340, quando Casimiro III sottomiste alla corona di Polonia la Rutenia Rossa.

Marcin Bielski sosteneva che Boleslao I di Polonia insediò alcuni tedeschi nella regione per difendere i confini contro l’Ungheria e la Rus’ di Kiev, tuttavia, questi si dedicarono all’agricoltura. Lo storico Maciej Stryjkowski descriveva come buoni agricoltori i contadini tedeschi che vivevano vicino a Przeworsk, Przemyśl, Sanok e Jaroslaw.

Alcuni tedeschi erano stati attratti dai Re in cerca di specialisti in vari mestieri, come artigiani e minatori. Di solito si stabilirono in nuovi mercati e negli insediamenti minerari.. Le aree di insediamento principali erano nelle vicinanze della città di Krosno ed in alcune isole linguistiche nella regione di Doły Jasielsko-Sanockie e della città di Rzeszów. I coloni nella regione di Doły Jasielsko-Sanockie erano conosciuti anche come Uplander Sachsen. Fino al 15° secolo, la classe dirigente della maggior parte delle città della regione di Doły Jasielsko-Sanockie era composta quasi esclusivamente da tedeschi.


Una tipica “Umgebindehaus”

I Walddeutsche subirono la polonizzazione tra la seconda metà del 17° e l’inizio del 18° secolo. Lo storico polacco Wacław Maciejowski scriveva nel 1858 che  i Walddeutsche non capivano il tedesco, ma si definivano Głuchoniemcy (niemcy, in lingua polacca significa tedesco).

Il geografo polacco Wincenty Pol scrisse nel 1869 che il loro abbigliamento era simile a quello dei tedeschi di Transilvania e che la loro occupazione principale era l’agricoltura e la tessitura; scrisse inoltre che in alcune zone, il popolo era di origine svedese, però tutti parlavano senza problemi in un dialetto polacco.

Nel 1885 il poeta Józef Szujski scrisse che i Gluchoniemcy parlavano solo polacco, ma c’erano tracce di una varietà di linguaggi originali che testimoniavano il fatto che, al momento del loro arrivo, i polacchi applicarono loro il termine Niemiec.

Nel 14° secolo ci fu un insediamento in tedesco, chiamato Hanshof. La chiesa dell’Assunzione di Maria Santissima e di San Michele Arcangelo è il più antico tempio gotico di legno in Europa. Costruito nel 14° secolo, è nella lista UNESCO del Patrimonio Mondiale dal 2003.

Le principali città abitate dai Walddeutsche sono: Pilzno, Brzostek, Biecz, Gorlice, Ropczyce, Wielopole Skrzyńskie, Frysztak, Jasło, Krosno, Czudec, Rzeszów, Łańcut, Tyczyn, Brzozów, Jaćmierz, Rymanów, Ropczyce, Przeworsk, Jarosław, Kanczuga, Przemyśl, Dynów, Sanok.