Nella seconda metà del 12° secolo le attuali repubbliche di Lettonia e di Estonia (la parte settentrionale della storica Livonia oggi appartiene all’Estonia, mentre la parte meridionale, con capitale Riga, oggi appartiene alla Lettonia) erano abitate da tribù pagane che parlavano lingue finniche e baltiche, gli antenati degli attuali Lettoni ed Estoni.
Questi popoli, che non conoscevano la scrittura, erano organizzati in tribù ed alcune regioni erano governate da Principi. Ogni provincia era indipendente ma, in tempo di guerra, le tribù tendevano ad agire unite.
Le popolazioni dell’entroterra vissero per secoli praticando l’allevamento, l’agricoltura, l’apicoltura, la coltivazione de1 frumento; mentre le tribù che vivevano nelle province marittime praticavano la pesca e la caccia alla foca, raccoglievano e lavoravano l’ambra del Baltico ed erano anche commercianti e pirati.
Per molti secoli nessuno tentò di catechizzare queste popolazioni pagane. Nel 12° secolo molte postazioni fortificate, sia di legno che di mattoni, punteggiavano la campagna; la popolazione indigena viveva con la paura di essere uccisa o portata via in schiavitù insieme con le greggi e qualsiasi cosa che valesse la pena rubare. Queste terre formavano un cuneo abitato da pagani tra i territori dei cristiani ortodossi ad est e dei cristiani cattolici ad ovest. Uno dei principali motivi per cui questi pagani non erano stati ancora convertiti in modo efficace era dovuto alla differenza di credo tra i cattolici e gli ortodossi.
Con l’intento di commerciare con i nativi, alla foce del fiume Daugava arrivarono le prime navi commerciali tedesche, provenienti da Brema, Lubecca e da Visby, sull’isola di Gotland. In un primo momento i commercianti tedeschi, che volevano accedere pacificamente a quei mercati, sostavano lungo la costa solo durante i mesi estivi, ma poi iniziarono a stabilire abitazioni permanenti per l’inverno.
Insediamenti sistematici iniziarono nel 1180 quando, assieme ai mercanti tedeschi, sbarcò alla foce del fiume Daugava, nell’attuale Lettonia, un monaco di nome Meinhard von Segeberg, insieme con i suoi assistenti e guardie del corpo. Nel 1184 Meinhard fondò la prima colonia tedesca di Livonia, il villaggio di Uexküll, dove venne costruita la prima chiesa cristiana. Nel 1186, Meinhard von Segeberg venne consacrato primo Vescovo di Uexküll.
Nel 1193 il Papa proclamò una crociata contro i pagani del Baltico e una spedizione guidata dal successore di Meinhard von Segeberg, il vescovo Berthold di Hannover, sbarcò in Livonia. Nel 1196, il nuovo vescovo di Uexküll, Berthold di Hannover organizzò il primo esercito crociato nei Paesi Baltici. Egli ricorse ai crociati perché lo aiutassero nella sua missione. I suoi crociati combatterono i pagani fino a quando si arresero e si sottoposero al battesimo, ma Berthold non visse abbastanza per vedere la sua vittoria perché venne ferito mortalmente in battaglia dalla lancia di Imants Libietis nel 1198.
Nel 1199 Hartwig II principe-arcivescovo di Brema, nominò Albrecht von Buxthoeven come nuovo vescovo di Livonia, con l’incarico di convertire al cristianesimo i pagani del Baltico. Albrecht reclutò circa 500 crociati, provenienti soprattutto dalla Westfalia e dal nord-ovest della Germania. Questi giunsero nell’estate del 1200 alla foce del Daugava con 23 navi.
Nel 1200 Albrecht von Buxthoeven pose le basi per la fondazione di Riga. Missionari, mercanti, marinai, artigiani e cavalieri tedeschi, vennero in queste terre nel corso della conversione al cristianesimo.
Nel 1202, al fine di garantire una presenza militare permanente, Albrecht von Buxthoeven fondò l’Ordine dei Fratelli della Spada. Trent’anni più tardi le campagne crociate dei Fratelli della Spada avevano portato alla conversione forzata di tutte le antiche tribù dei lettoni e dei livoni. Allo stesso tempo, commercianti e artigiani di lingua tedesca costituivano oramai la maggioranza della popolazione nei territori conquistati. I vincitori costruirono diversi castelli nei pressi dei villaggi dei nativi. I tedeschi, oltre a Riga, fondarono ancora sette città; Cesis, Valmiera, Limbazi, Koknese, Straupi, e Ventspils.
Emerse una nuova struttura politica che dominò la Livonia attraverso l’Ordine dei Fratelli della Spada ed i vescovi cattolici. Dopo la conquista, il sistema sociale tipico a quel tempo in Europa venne istituito anche in Livonia. Tuttavia, la divisione sociale fu anche etnica; i tedeschi formavano le classi superiori, mentre la popolazione indigena, chiamata “Undeutsch”, composta prevalentemente da contadini, formava una classe inferiore.
Nel 1236 l’Ordine dei Fratelli della Spada entrò a far parte dell’Ordine Teutonico. prendendo il nome di Ordine di Livonia. Per i successivi 200 anni, l’Ordine di livonia, insediato sulle rive del Baltico orientale, ebbe il sostegno del Sacro Romano Impero.
Crociati e nuovi immigrati dalla Germania si insediarono in gran parte nelle campagne, fondando grandi latifondi. Prese forma la nobiltà dei tedeschi del Baltico, acquistando forza politica ed economica.
C’era anche un ampio divario tra il clero e la popolazione indigena. Il locale clero cattolico veniva soprattutto dalla Germania. Più influenti, forse sono stati gli Ordini Monastici (Domenicani, Cistercensi, Francescani, Brigidine) che predicavano in volgare.
Nelle città del Baltico l’afflusso permanente di mercanti e artigiani provenienti dalla Germania, consentì l’istituzione di corporazioni che presto dominarono la vita urbana. Le città si trasformarono, sia per il prospero commercio sia come centri di artigianato. Le principali città estoni (Tallinn, Tartu, Viljandi, Pärnu), divennero membri della famosa Lega Anseatica.
Comunque l’atteggiamento dei conquistatori e degli immigrati tedeschi verso
la popolazione locale non era violento e prepotente. Fino al 16° secolo, la
nobiltà dei tedeschi del Baltico invitava gli agricoltori locali alle sue
celebrazioni, spesso frequentava le fattorie dei Lettoni e dei Livoni, vi erano
inviti a nozze, scambi di doni. Circa la metà dell’esercito di Wolter von
Plettenberg, Maestro dell’Ordine di Livonia, erano di origine lettone o estone.
I lettoni e gli Estoni, insieme ai mercenari tedeschi, coraggiosamente
respinsero un attacco delle truppe di Ivan III e salvarono la Livonia.