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La storia
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dal 1901 al 1917
La rivoluzione Sovietica

Negli anni precedenti la rivoluzione, i tedeschi del Baltico raggiunsero un notevole successo commerciale in città. Le imprese tedesche crescevano aumentando i profitti. A Riga i tedeschi costruirono nuove magnifiche abitazioni nell’area alla moda di stile Art Nouveau. La vita culturale tedesca prosperava.


1905: il saccheggio delle case dei tedeschi del Baltico attraverso gli occhi di un fumettista

La Rivoluzione del 1905 in Russia innescò tragici cambiamenti sociali e politici i tedeschi del Baltico. Agli occhi di molti estoni, la rivoluzione del 1905 era in gran parte diretta contro gli aristocratici proprietari terrieri tedeschi; sia in Lettonia che in Estonia portò agli attacchi contro i proprietari terrieri tedeschi del Baltico, con il saccheggio e l’incendio di più di 500 manieri, la tortura e l’uccisione dei membri della nobiltà, anche se di solito a fare questo non erano gli abitanti locali, ma bande rivoluzionarie provenienti dall’esterno.


spedizioni punitive durate la rivoluzione del 1905

Molte ville di campagna vennero distrutte, spingendo le autorità zariste ad inviare in Estonia spedizioni punitive, che i proprietari utilizzarono per effettuare i propri atti vendicativi. La coesistenza armoniosa era stata infranta, di conseguenza, molti proprietari tedeschi e le loro famiglie fuggirono verso le città o si trasferirono in Germania.

Allo stesso tempo, due tedeschi del Baltico della Curlandia, Karl Manteuffel e Silvio Broederich, organizzarono un invito agli agricoltori tedeschi ad emigrare in Curlandia. Tra il 1906 e il 1914, circa 15.000 agricoltori tedeschi, provenienti principalmente dall’Ucraina e dalla Wolinia, giunsero in Curlandia. Questa azione aggravò i conflitti sociali e nazionali.


lo Zar Nicola II

Dopo la rivoluzione la punizione di molti innocenti e la generale atmosfera di terrore contribuì ad una diffusa opposizione estone che costrinse lo Zar Nicola II ad alcune concessioni. La nobiltà baltica convenne di attuare una modesta riforma del governo che dava diritto di voto ad alcuni estoni proprietari terrieri. Emersero in Russia i partiti politici, tra cui il tedesco “partito costituzionale del Baltico”. Vennero riaperte le scuole private tedesche dove era ammessa l’istruzione in lingua tedesca. Ma era già troppo tardi: molti estoni ora volevano la democratizzazione e l’autonomia nazionale.

L’epoca d’oro dei tedeschi del Baltico fu interrotto definitivamente quando ebbe inizio la prima guerra mondiale. Anche se quasi tutti i tedeschi del Baltico in età di leva servirono come ufficiali russi, le autorità russe divennero sempre più sospettose di una possibile collaborazione tra tedeschi del Baltico e il nemico. A causa della loro eredità tedesca, durante la prima guerra mondiale i tedeschi del baltico sono stati a volte visti dai russi come nemici, ma anche come traditori da parte dell’Impero tedesco se restavano fedeli alla Russia. Le scuole, i giornali e le società tedesche vennero chiusi e l’uso pubblico della lingua tedesca proibito.

Quando il fronte si avvicinò alla Lettonia, molti tedeschi furono costretti a fuggire. In città vennero rimossi dai loro incarichi amministrativi. Quando l’esercito tedesco entrò nel paese, la maggior parte dei tedeschi del Baltico rimanenti si schierarono con gli occupanti, soprattutto dopo la rivoluzione di febbraio 1917 ed il colpo di stato di ottobre in Russia.

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