La presenza di popolazioni di lingua tedesca nell’Europa centrale e
orientale è radicata in secoli di storia, con l’insediamento di popoli germanici
nel nord-est dell’Europa, anche antecedenti alla fondazione dell’impero romano.
La presenza di tedeschi negli stati indipendenti del nord-est dell’Europa (in particolare la Prussia), e più tardi nell’Impero tedesco, ma anche in altri paesi multietnici come l’Austria-Ungheria, Polonia, Russia imperiale, etc. dimostra la portata e la durata della diffusione della lingua tedesca.
Fu nel medioevo che avvenne la migrazione verso est dei tedeschi chiamata anche “Ostsiedlung”. I tedeschi, partendo dalla moderna Germania occidentale e centrale, fondarono insediamenti nelle regioni meno popolate dell’Europa centro-orientale e orientale.
Le aree interessate si estendevano all’incirca dalla Slovenia all’Estonia, e verso est in Transilvania. In parte, l’Ostsiedlung seguì l’espansione territoriale del Sacro Romano Impero e dell’Ordine Teutonico.
Prima e durante il periodo degli insediamenti tedeschi del tardo medioevo nell’Europa centrale e orientale, la società europea aveva subito profondi cambiamenti culturali nella demografia, religione, diritto e amministrazione, agricoltura e nel numero di paesi e città.
Così la migrazione verso est dei tedeschi era parte di un processo chiamato “Ostkolonisation” (colonizzazione dell’est) o “Hochmittelalterlicher Landesausbau” (ricomposizione fondiaria del tardo medioevo), anche se questi termini sono spesso usati come sinonimi.
I tedeschi etnici dell’Europa centro-orientale e orientale sono comunemente denominati Volksdeutsche. Il numero di Volksdeutsche crollò a seguito del patto Patto Molotov-Ribbentrop.
Tuttavia c’é ancora un numero
consistente di tedeschi etnici nei paesi che oggi sono vicini alla Germania ed
all’Austria, quali la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia,
l’Ungheria e la Slovenia. In aggiunta, ci sono o ci sono stati in numero significativo
tedeschi etnici in nazioni come l’Estonia, la Lettonia, la Romania,la Moldavia,
l’Ucraina e la Russia.