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L'Ostsiedlung

gli insediamenti nelle Marche

La medievale “Ostsiedlung”, nota anche come l’espansione tedesca verso est o colonizzazione dell’est, si riferisce all’espansione della cultura e della lingua tedesca, con l’insediamento di vaste regioni, precedentemente abitate da balti, romeni, ungheresi e slavi. Il territorio interessato si estendeva all’incirca dalla moderna Estonia alla moderna Slovenia.


Il Castello di Malbork, costruito nel 1274 sul fiume Nogat. E’ il più grande castello del mondo costruito in mattoni e fu il quartier generale dell’Ordine Teutonico.

La crescita della popolazione durante l’alto medioevo stimolò il movimento dei popoli del Sacro Romano Impero dei territori della Renania, delle Fiandre e della Bassa Sassonia verso est nelle regioni meno popolate del Baltico e della Polonia. Questi movimenti erano sostenuti ed incoraggiato dalla nobiltà tedesca, dai Re e Duchi slavi e dalla Chiesa. La maggior parte di questo insediamento ad est è stata pacifica, anche se a volte avvenne a spese di Slavi e Balti pagani (con le Crociate del Nord). L’Ostsiedlung accelerò lungo il Baltico con l’avvento dell’Ordine Teutonico. Allo stesso modo, in Stiria e Carinzia, presero forma comunità tedesche in zone abitate da sloveni.

A metà del 14° secolo i progressi dell’insediamento ad est rallentarono a causa della peste nera, inoltre le regioni seminative più promettenti erano in gran parte occupate. Solo i Principi slavi della Pomerania e della Slesia continuarono ad invitare coloni tedeschi nei loro territori.

Intanto tutto il territorio che precedentemente era dei Venedi fu insediato da una maggioranza tedesca ei i Venedi vennero quasi completamente assimilati. Nelle zone più ad est, si stabilirono consistenti minoranze tedesche, alcune delle quali mantennero i loro costumi ed altre furono assimilate dalla popolazione di accoglienza. La densità di villaggi e città aumentò drasticamente e, per la maggior parte di queste venne introdotta la legge tedesca delle città, indipendentemente dalla percentuale di abitanti tedeschi.

Sebbene in misura minore, gli insediamenti si fossero verificati nelle Marche già all’epoca dei Franchi, un insediamento massiccio non è stato avviato fino al 12° secolo (per esempio nell’est dell’Holstein, nell’ovest del Meclenburgo, nelle Marche centrali e del sud-est) e nel 13° secolo (ad esempio, in Pomerania, a Rügen), dopo la riaffermazione dell’autorità sulle aree Venede Sassoni (la zona dell’Holstein con il conte Adolfo II Holstein, il Brandeburgo con Alberto l’Orso, nel Meclemburgo-Pomerania con Enrico il Leone). Le conquiste dell’Ordine Teutonico accelerarono gli insediamenti lungo la costa del Mar Baltico.

Durante la Ostsiedlung, i tedeschi si stabilirono a est dell’Elba e dei fiumi Saale, regioni in gran parte abitato da slavi Polabi. Allo stesso modo, in Stiria e Carinzia, presero forma comunità tedesche nelle zone abitate da sloveni.

L’emigrazione degli abitanti della valle del Rodano in Svizzera, nelle aree che erano state insediate prima dai Romani, furono i presupposti stessi della colonizzazione dell’est.

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