L’agricoltura dell’ovest Europa medievale aveva effettuato dei progressi che vennero poi applicati ad est nel corso della Ostsiedlung. Più in particolare, Tedeschi applicavano la rotazione delle colture, utilizzavano attrezzature agricole come l’aratro a versoio, e miglioravano il territorio, con argini o la costruzione di canali di scolo. Queste tecniche, insieme con il consistente numero dei coloni, alla fine cambiò la geografia dei territori insediati.
Le tribù dei Venedi preferivano insediarsi di solito intorno ai fiumi che erano circondati da ampi boschi e paludi che separavano una tribù da un’altra. Nel processo dell’Ostsiedlung, le paludi furono drenate e la maggior parte delle foreste vennero trasformate per usi agricoli. Secoli dopo, la Prussia avrebbe bonificato la maggior parte delle paludi e insediato il territorio con coloni tedeschi, in un processo molto simile alla medievale Ostsiedlung; ma la Prussia avviò anche qualche rimboschimento, visto che gli spazi occupati dagli insediamenti portarono in seguito ad una scarsità di legname.
Le aree già utilizzate per l’agricoltura dai Venedi, vennero ad essere più densamente popolate con nuovi coloni e venneero utilizzate nuove attrezzature agricole ed applicate nuove tecniche.
I tedeschi introdussero anche il sistema “Hufenverfassung” di dividere e classificare i terreni. I terreni agricoli erano divisi in Hufen, con una Hufe (da 25 a 40 ettari a seconda della regione) sufficiente a creare una fattoria. Ciò portò a nuovi tipi di villaggi, con i fabbricati rurali da entrambi i lati di un’unica strada principale e con i loro Hufen dietro.
I tedeschi introdussero anche nuovi sistemi di tassazione. Mentre la
decima applicata ai Venedi era una tassa fissa a seconda della dimensione del
villaggio, la decima tedesca dipendeva dalla produzione reale, con il
conseguente innalzamento delle tasse raccolte dai coloni rispetto ai Venedi,
anche se i coloni vennero almeno in parte esentati dalle imposte nei primi anni
dopo la costruzione dell’insediamento. Questa era una delle principali ragioni
per cui i governanti locali invitavano i coloni.
Nelle zone slave, città-insediamento esistevano già prima della Ostsiedlung, con aree adibite a mercato per gli artigiani ed i commercianti. Di solito il mercato slavo era un’area aperta, con pochi edifici permanentemente abitati e con, dopo la cristianizzazione, una chiesa. Queste aree adibite a mercato erano molto vicine le une alle altre, ma non all’interno dei villaggi o dei castelli fortificati. I Principi locali avevano il monopolio del commercio ed i mercanti stranieri (soprattutto tedeschi ed ebrei, ma anche italiani e altri), che arrivavano al mercato con i loro carri pagavano il Principe proprietario del mercato. Questo sistema era iniziato nel 10° secolo nella Francia orientale e continuò nelle regioni slave fino all’Ostsiedlung, mentre in Occidente si era già trasformato in un sistema dove il monopolio di alcuni mestieri erano passati alle corporazioni in cambio di una tassa pagata al Principe.
Quando questo tipo di città venne introdotto nell’est durante l’Ostsiedlung. I governanti locali (Principi e monasteri) concedevano terre e privilegi per aumentare la densità delle città nei loro regni, poiché si pensava con questo di accelerare la crescita economica e la prosperità. Durante la creazione di una città, il reddito del sovrano veniva assicurato dalla vendita dei monopoli ai mercanti. Una volta che la città era stata istituita e iniziava a fiorire, il governatore rivavava nuovo reddito dalle tasse.
Le nuove città non sempre venivano costruite vicino ad un preesistente castrum, ma venivano fondate anche in aree precedentemente non insediate. Esempi per le città costruite vicino ad un preesistente castrum sono Brandeburgo sulla Havel, Cracovia, Breslavia ed Opole; esempi di città fondate in aree non ancora insediate sono Francoforte sull’Oder, Neubrandenburg, Varsavia e České Budějovice.
I privilegi concessi alle città erano simili, a volte con piccole modifiche, alla legge di Lubecca, alla legge di Magdeburgo, alla legge di Norimberga, ed alla legge di Iglau. Oltre alle leggi basilari, esistevano numerose leggi minori.
Molte città iniziarono a curare i propri interessi molto di più di
quelli del governatore locale, sino a guadagnare la totale indipendenza
economica e militare. Molte di loro si unirono alla Lega Anseatica.