Quando Federico II salì al trono come "Re in Prussia" nel 1740, aveva come obiettivo quello di modernizzare e di unire il Brandeburgo alla Prussia Orientale, che a quel tempo erano scollegati e quindi vulnerabili; per questo scopo, ha combattuto le guerre soprattutto contro l'Austria e gli Asburgo che regnavano anche come Sacri Romani Imperatori.
Nel dicembre del 1740 invase e conquistò la Slesia, feudo degli Asburgo dando inizio alla cosiddetta guerra di successione austriaca. Al fianco della Prussia si schierarono Francia, Spagna, Sassonia e Baviera, mentre la Gran Bretagna e le Province Unite d'Olanda si schierarono con l'Austria. La guerra nel 1748 con il Trattato di Aquisgrana, con il quale l'Austria dovette rinunciare alla Slesia.
L'Austria non si rassegnò alla perdita del territorio e, alleandosi con la
Francia e la Russia, mirò ad accerchiare la Prussia. Federico II, sentendosi
circondato, diede inizio nel 1756 alla cosiddetta Guerra dei sette anni.
Immediatamente le truppe russe conquistarono Königsberg, trasformando la Prussia
Orientale nella provincia prussiana della Russia. Il comandante russo Vladimir
Suvorov divenne il Governatore della Prussia Orientale.
La situazione appariva compromessa per la Prussia, ma la morte della zarina Elisabetta e l'ascesa al trono di Pietro III, che non esitò ad uscire dalla guerra.
Nel 1762 le truppe russe abbandonarono Koenigsberg, capovolgendo le sorti della guerra, che mutarono subito in favore di Federico. Federico vinse la battaglia di Kunersdorf, terminando le campagne in Slesia.
Il
15 febbraio 1763, a Hubertusburg Prussia ed Austria sottoscrissero un trattato di
pace. La Slesia infatti rimase alla Prussia, che vedeva così riconosciuto il suo
ruolo di potenza europea.
Nel 1762 dopo l'assassinio di suo marito lo Zar Pietro III, salì al trono imperiale russo la Zarina Caterina II.
Caterina era fermamente contraria alla Prussia, contemporaneamente Federico II disapprovava la Russia. Nonostante non si amassero, nel 1764 i due monarchi firmarono una alleanza difensiva che garantiva alla Prussia il controllo della Slesia, in cambio di un sostegno prussiano alla Russia contro l'Austria o l'Impero Ottomano.
Nella successiva guerra russo-turca, Federico II sostenne Caterina II con riluttanza, perché non voleva che la Russia diventasse ancora più forte dopo le acquisizioni di territorio ottomano.
Il re prussiano raggiunse anche un riavvicinamento con l'Imperatore Giuseppe e
il cancelliere austriaco Kaunitz perché era interessato ad annettere alla
Prussia il territorio polacco, al fine di unire il Brandeburgo al Regno di
Prussia.
Federico II convinse Caterina di Russia e l'Imperatore Giuseppe, Arciduca d’Austria, che l'equilibrio di potere poteva essere gestito da una divisione tripartita della Confederazione Polacco-Lituana, invece che con la presa di territorio ottomano da parte della Russia.
Nella prima spartizione della Polonia nel 1772, Federico II ottenne la maggior parte della provincia polacca denominata “Prussia Reale”, con 20.000 kmq di superficie e 600.000 abitanti. Era la parte più piccola della partizione, tuttavia la nuova provincia univa la Prussia Orientale con il Brandeburgo e la Pomerania Centrale e concedeva alla Prussia il controllo della foce del fiume Vistola.
Il 31 gennaio 1773, il re Federico II, annunciò che le terre appena conquistate dovessero essere conosciute come la Provincia della Prussia Occidentale, mentre il Regno di Prussia divenne la Provincia della Prussia Orientale.
Federico II cominciò rapidamente a migliorare le infrastrutture della Prussia Occidentale, riformò il codice amministrativo e legale e migliorò il sistema scolastico. Invitò nuovi immigrati tedeschi per riqualificare la provincia ed anche sperando che i polacchi andassero via.
Federico II riuscì a trasformare la Prussia da una situazione di ristagno ad una
condizione economicamente e politicamente forte. Per promuovere il commercio
creò una fabbrica di seta, dove ben presto trovarono lavoro 1.500 persone. La
sua acquisizione della Slesia è stata orchestrata in modo da fornire Prussia le
nascenti industrie con materie prime.
Furono costruiti nuovi canali, le paludi furono bonificate per l’agricoltura e
furono introdotte nuove colture. Come sorsero nuovi terreni seminativi, in
Prussia arrivarono nuovi coloni, in continuazione della politica attiva di
migrazione iniziata molti anni prima. Federico II dotò il suo stato di una
burocrazia moderna; il sistema di istruzione della Prussia era visto come uno
dei migliori in Europa.