La storia dei tedeschi di Russia

la riabilitazione

Stalin
Stalin

Il 5 marzo 1953 morì Stalin. Nel settembre del 1955, dopo 3 mesi dalla visita a Mosca da parte del cancelliere tedesco Konrad Adenauer, gli uffici dei commissariati addetti alla loro sorveglianza vennero definitivamente chiusi.

I tedeschi di Russia furono costretti a firmare una dichiarazione dove si impegnavano a non tornare mai più nei territori di insediamento e di non rivendicare nessun diritto sulla proprietà confiscata, poterono così tornare a circolare liberamente sul territorio sovietico, anche se restavano comunque loro inibiti i luoghi di insediamento originario. Gli insediamenti tedeschi in Siberia e nel Kazakistan continuarono ad esistere come villaggi con una popolazione a maggioranza tedesca, anche se, con l’andare del tempo, altri cittadini sovietici vi si trasferirono.

La riabilitazione dei tedeschi sovietici fu lenta. Una risoluzione del Consiglio dei Ministri liberò i primi tedeschi dai "villaggi speciali" nel luglio 1954, sedici mesi dopo la morte di Stalin: erano i bambini sotto i 16 anni. Un anno dopo (maggio 1955) furono liberati i tedeschi mobilitati per il lavoro forzato. Nel dicembre dello stesso anno, infine, fu la volta dei rimanenti 700.000 tedeschi ancora nei luoghi di deportazione. Tuttavia, il decreto di liberazione proibiva esplicitamente ai tedeschi di ritornare nei luoghi dai quali erano stati deportati quindici anni prima, e escludeva qualsiasi risarcimento per le proprietà confiscate: i tedeschi sovietici beneficiavano di un'amnistia, ma rimanevano traditori della patria.

la testata del giornale pravda
la testata del giornale Pravda

Nel 1956 si potevano notare i primi segni di un risveglio culturale. Così uscì nello stesso anno la pubblicazione in lingua tedesca “Neues Leben” (vita nuova) stampata dalla casa editrice Pravda e nel 1957 il giornale “Rote Fahne” (bandiera rossa) a Slavgorod (Siberia).


il decreto del 29 agosto 1964

La prima trasmissione radiofonica tedesca venne trasmessa da radio Alma-Ata. Con l'anno scolastico 1957/58 poi, è stato possibile imparare a scuola il tedesco madre lingua1.

Le trasmissioni alla radio ed alla televisione dovevano essere comunque pro-sovietiche. Le lezioni in lingua tedesca erano difficili da realizzare, sia per la mancanza di insegnanti che di libri in lingua tedesca 2.


l'articolo pubblicato il 5 gennaio 1965

Il 29 agosto del 1964 il Soviet Supremo decretò la riabilitazione (anche se questa era di fatto solo formale) dei tedeschi di Russia dall’accusa di collaborazione con i nazisti, ma questo decreto, pur mantenendo la sua efficacia, venne reso pubblico solo 5 mesi dopo, nel gennaio del 1965.

Oramai i tedeschi di Russia erano totalmente liberi; potevano finalmente tornare nei loro villaggi, ma vi trovarono le loro case erano abitate da oltre 30 anni da altre persone; così adesso potevano solo continuare a vivere nei luogli in cui era venuta la deportazione.

Solo nel 1972, infine, fu permesso ai tedeschi sovietici di stabilirsi in qualsiasi zona del territorio sovietico, ma ormai le loro regioni, villaggi e case di origine erano abitate da trent'anni da russi immigrati subito dopo la deportazione. Del resto, la deportazione aveva cancellato molte delle specificità culturali dei tedeschi sovietici, che per decenni non poterono più frequentare scuole in tedesco o leggere libri e giornali stampati nella loro lingua. Se nel censimento del 1926 quasi il 95% dei tedeschi sovietici indicava come lingua madre il tedesco, nel 1970 questa percentuale era scesa al 67%, e al 49% nel 1989. Inoltre, se all'inizio del secolo i matrimoni erano per la stragrande maggioranza interni alla comunità, negli anni '70 più della metà dei tedeschi era sposato a persone di nazionalità russa o ucraina. Già a partire dagli anni '70, e poi con la "perestrojka" e il crollo dell'URSS ormai l'obiettivo degli ex-deportati non era il ritorno ai luoghi da cui era avvenuta la deportazione, ma l'emigrazione in Germania.

continua.....

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note

1 La storia dei tedeschi in Russia: Il dopoguerra (ted.)

2 Scuola secondaria inferiore Fratelli Scholl ad Aichach: I tedeschi in Russia;