Gli insediamenti

i tedeschi di Crimea

I tedeschi della Crimea (tedesco: Krimdeutsche) sono i discendenti di quei coloni tedeschi che furono invitati a stabilirsi in Crimea nel quadro della colonizzazione dell'Est.

Dal 1783 in poi, c'è stata un insediamento sistematico di russi, ucraini e tedeschi mella penisola di Crimea (in quello che allora era il Khanato di Crimea), al fine di indebolire la popolazione indigena del tatari di Crimea.


lo Zar Alessandro I

I primi insediamenti di tedeschi in Crimea furono fondati nel 1805-1810 con il sostegno dello Zar Alessandro I. Questi furono:

bullet Staryj Krim, nato nel 1805 nel distretto di Feodosia e composto da luterani e cattolici;

bullet Sudak, nato nel 1805 nel distretto di Feodosia e composto da luterani;

bullet Zuerichtal, nato nel 1805 nel distretto di Feodosia e composto da luterani svizzeri;

bullet Friedental, nato nel 1806 nel distretto di Simferopol e composto da luterani;

bullet Neusatz, nato nel 1806 nel distretto di Simferopol e composto da luterani;

bullet Rosental, nato nel 1806 nel distretto di Simferopol e composto da cattolici;

bullet Heilbrunn, nato nel 1809 nel distretto di Feodosia e composto da luterani;

bullet Kronental, nato nel 1810 nel distretto di Simferopol e composto da luterani e cattolici.


Storica mappa tedesca del 1888 della Crimea

Tutte queste prime colonie erano situate nelle montagne Jaila di Crimea ed erano per lo più composte da agricoltori di vigneti. Tuttavia nel corso del tempo solo a Sudak si produsse vino di qualità, mentre gli altri insediamenti si trasformarono presto in antri tipi di agricoltura. La seconda generazione non aveva abbastanza terra e ben presto i giovani cominciarono ad acquistare terreni dalla nobiltà russa per la creazione di nuove colonie ("colonie figlie"). Successivamente i mennoniti cominciarono a muoversi dall’Ucraina alla Crimea.

Nel corso del 19° secolo nacque nel sobborgo di Simferopol, a Gorod Nowyj un ospedale  e dispensario"tedesco".


Bandiera della
Repubblica Socialista di Crimea

Il 18 ottobre 1921, nell’ambito dell’URSS, nacque la “Repubblica Socialista Sovietica Autonoma di Crimea” (in russo Крымская АССР). Sotto il regime sovietico molti Tedeschi della Crimea sono stati perseguitati da gruppi di contadini russi, come proprietari terrieri kulaki, o borghesi. Nel 1939, due anni prima della loro deportazione in Asia Centrale, circa 60.000, su 1.100.000 abitanti della Crimea.


donne deportate in Siberia

Nel tardo 1941, dopo l'invasione nazista delle regioni occidentali dell’Unione Sovietica, le autorità sovietiche allontanarono con la forza la popolazione autoctona tedesca della Crimea, trasferendola in Siberia e nell'Asia centrale con la falsa accusa che fossero spie del Terzo Reich.

Quasi tutti quelli che erano rimasti durante l'occupazione nazista, vennero evacuati nei nuovi insediamenti nella Polonia occupata.

Ai tedeschi di Crimea venne permesso di tornare nella penisola dopo la Perestroika. Oggi, la Crimea è semplicemente vista dai giovani di origini tedesche come un modo per entrare in Germania. La riunificazione tedesca ha portato ad una rinascita in Crimea della cultura tedesca e, a partire dal 1994, i terdeschi hanno avuto una piccola rappresentanza nel Parlamento di Crimea.

Dei 2 milioni di abitanti della Crimea ucraina oggi, circa 3.000 sono di origine tedesca.

continua.....

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