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la Transilvania della preistorica

Fertili terre arabili e pascoli, ricchi di risorse naturali (sale, metalli preziosi e “metalli rossi”) e una posizione geografica favorevole alle rotte commerciali offrirono condizioni eccezionali per lo sviluppo economico della Transilvania.


un villaggio preistorico del neolitico

La posizione geografica e le ricchezze naturali generarono una turbolenta storia politica della Transilvania. Più volte i popoli di diverse culture si sono mossi attraverso i passi montani, varcando le porte della barriera dei Carpazi e attraversando le valli dei fiumi Somesu, Mures e Olt, alla ricerca di nuove terre dove stabilirsi. La Transilvania non sperimentò mai un periodo dove una sola cultura o identità etnica dominarono.


un manufatto
"Starcevo Cris"

La Transilvania è stata popolata durante il periodo preistorico. Reperti archeologici, come strumenti di pietra grezza e le ossa nelle grotte dei Monti Orâstiei e del Passo Buzâu provano la presenza di esseri umani durante l’età della pietra. La loro principale fonte di cibo proveniva dalla caccia e dalla pesca. La gente lentamente si spostò negli altipiani della Transilvania dopo il ritiro dei ghiacciai durante il neolitico antico.


la cottura della ceramica

Si stabilirono principalmente vicino ai fiumi ed ai laghi, sviluppando l’agricoltura e la pastorizia, pur mantenendo la caccia e la pesca. Queste genti proto-mediterranee, appartenevano a guppi relativamente omogenei noti come “La cultura di Starcevo Cris” (7.000 - 3.500 a.C.).


vaso
“Cucuteni-Trypillian”

Durante la tarda età della pietra, accompagnata dal riscaldamento climatico, nuove tribù con strumenti più raffinati entrarono in Transilvania. Individui di culture diverse si trasferirono nella regione: quelli della cultura “Vin a-Turda” viaggiarono dalla penisola balcanica attraverso il Banato lungo il fiume Mures.

Dalla Moldavia attraverso i Carpazi arrivarono genti della cultura di “Cucuteni-Trypillian”; Dalle terre della bassa Romania, via Brasov (Burzenland), arrivarono i fondatori della cultura “Glina” nel sud della Transilvania; le loro tracce sono identificate come “Schneckenberg-kultur”. Queste persone vivevano negli insediamenti alle altitudini più elevate. In agricoltura, era il farro ad essere ampiamente diffusi. Animali da allevamento e la caccia fornivano le basi necessarie per la sopravvivenza. Ci sono prove archeologiche di estrazione di salgemma e oro.


vita quotidiana della Cultura "Cucuteni-Trypillian"

vaso della cultura “Wietenberg”

L’arrivo degli Indoeuropei ebbe inizio durante il periodo del rame. La cultura “Wietenberg” dell’età del bronzo fu prevalentemente influenzata dai grandi Traci.


armi in bronzo della
cultura “Wietenberg”

Erano avanzati per la penisola balcanica all’inizio del 2000 a.C.. La nuova popolazione “Wietenberg” sfruttò attivamente le miniere d’oro e di rame. Essi inoltre realizzarono manufatti in bronzo e svilupparono l’artigianato e diversi mestieri, ottenendo i prodotti alimentari principalmente attraverso il commercio. Stretti rapporti commerciali, probabilmente basati sull’oro e sul sale della Transilvania, esistevano con la cultura Micenea, databili dal 17° al 13° secolo a.C..


schema di un tumulo funerario

Alla fine del 14° secolo a.C., i tumuli funerari si svilupparono a sud ed a ovest; ne sono stati trovati nelle zone di Hermannstadt (Sibiu) e la zona palustre della Transilvania (Siebenbürger Heide). Il popolo Wietenberg si rifugiò sulle montagne del nord dei Carpazi, perché era rimasto vittima di una tribù di pastori nomadi provenienti dalle steppe d’Oriente, che molto probabilmente furono i fondatori della cultura “Noua Transilvaniana”.


armi in bronzo della cultura “Gava”

Nuovi conquistatori della cultura “Gava” arrivarono intorno al 1000 a.C. e si fusero con la gente del posto. Il popolo “Gava” viveva in insediamenti fortificati e l’agricoltura era di scarsa importanza. Preferivano di più la caccia e l’artigianato in bronzo. Caratteristico era il loro modo di dipingere la ceramica, all’interno rosso, sul lato esterno nero lucido. Erano strettamente collegati con i Daci e Geti, persone che appartenevano alla famiglia dei Traci.

Durante l’età del ferro, circa all’inizio del 1000 a.C., in questa regione la gente cominciò a separarsi etnicamente e geograficamente. Per la prima volta il nome di un popolo che viveva in Transilvania venne storicamente registrato.


Agathyrsi in battaglia

Lo storico greco Erodoto, riporta degli “Agathyrsi” che vivevano nell’attuale distretto di Mures. Furono alleati del Re persiano Dario nella sua battaglia contro gli Sciti nel 513 a.C.. Erodoto sottolinea il loro ornamenti in oro e menziona le donne comuni, quelle per i rapporti di gruppo e quelle che avevano diversi mariti.

Ricorda anche Spargapeithes, un Re che molto probabilmente é vissuto durante la metà del 5° secolo a.C.. Gli Agathyrsi fornivano le regioni confinanti con lavorazioni di metallo (specchi, faretre ed altro). Aristotele è l’ultimo che menziona questo popolo nel 4° secolo a.C. lodando le loro leggi severe.

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