Intorno all’anno 900 i Magiari fecero irruzione in Europa e demolirono il dominio della Moravia. Come un cuneo possente i Magiari separarono gli Slavi del sud da quelli dell’ovest. I loro attacchi predatori in Occidente coinvolsero anche i territori del Ducato di Baviera. Come risultato, il centro di evoluzione del Ducato tedesco si spostò verso nord.
Enrico, duca di Sassonia, divenne Re di Germania (conosciuto anche come Enrico I l’Uccellatore). Capì che il suo compito più nobile era quello di impedire la minaccia Magiara e garantire frontiera orientale del suo Regno. Nel giovane Duca di Boemia, Venceslao I, un fervente principe cristiano, trovò un alleato per i suoi sforzi di pace.
In disaccordo con le politiche di Venceslao, suo fratello Boleslao si mise a capo di un gruppo di opposizione e uccise Venceslao davanti alla porta della chiesa di Altbunzlau nel 929.
Ma solo pochi anni dopo Boleslao fu costretto a sottomettersi alla potenza straniera: dovette entrare in un rapporto tributario e confederare la Boemia con il Re di Germania. Nel 955, nella battaglia decisiva contro i Magiari, i Boemi combatterono sotto il comando del Re di Germania Ottone il Grande, (figlio di Enrico I l’Uccellatore).
L'assassinato Venceslao divenne un eroe ed una brillante figura di santo,
riconosciuto patrono, agli occhi e nella coscienza del popolo di Boemia. Anche
da morto, per il suo comportamento conciliante verso il regno di Germania, portò
alla fratellanza dei due popoli. Il suo nome è stato lasciato in eredità ai
contadini tedeschi di Boemia sino al 20° secolo.
Il Re di Germania Ottone il Grande divenne Imperatore dei territori in seguito noti come "Sacro Romano Impero della nazione tedesca". Durante il Medioevo la Boemia, governata da Duchi Slavi, crebbe organicamente nell’Impero come un feudo; ciò ebbe una duplice conseguenza.
In primo luogo, le linee di comunicazione che attraversavano l’Impero aumentarono lo sviluppo pacifico della regione della Boemia-Moravia. I tedeschi che vivevano nelle aree periferiche della Boemia non erano armati, ma usavano solo aratri, pale e mani callose.
In secondo luogo, la Boemia e la Moravia aderirono ai metodi dell’organizzazione ecclesiastica tedesca. A quel tempo la responsabilità della Chiesa non era limitata a compiti spirituali e culturali, ma comprendeva tutti i servizi pubblici, assistenza sociale, le scuole e l’istruzione.
Di conseguenza, l’integrazione dei Paesi boemi nell’organizzazione della chiesa dell’Impero divenne di massima importanza per la nascente rivalità tra i Tedeschi e gli Slavi che convivevano in Boemia e di Moravia.
Un tedesco che, con i fatti e con l’esempio, diede un contributo significativo alla
cooperazione pacifica tra le nazioni fu un tedesco: l’eremita benedettino
Gunther. Egli fu capace di coniugare la diplomazia con una profonda religiosità.
Durante le guerre tra l’Imperatore Enrico III e il Duca di Boemia, negoziò un
cessate il fuoco, lo scambio di prigionieri e la pace. Con lui, i tedeschi
collocarono il loro primo santo nella storia dei santi della Boemia.
Dopo il 1198 in Boemia il titolo di Re divenne ereditario. Il ducato era
diventato un regno approvato dall’Imperatore.