La Boemia, ai cui margini vi erano i territori in cui per secoli ha vissuto un popolo di etnia tedesca, non era alla periferia del mondo, ma è stata un valico per le migrazioni di massa, importante via commerciale e corridoio militare e, quindi, un incrocio di europei e di cultura cristiana.
Geograficamente era il centro d’Europa e circondata da paesi vicini che hanno influenzato e determinato il suo corso politico.
Per molti secoli le genti di etnia tedesca
hanno svolto un ruolo importante bilanciando e partecipando attivamente a tutte
le attività del Paese.
Più di 2000 anni fa, la Boemia era popolata dai Boi (una popolazione celtica originaria dell’antica Gallia)che trovò rifugio in Boemia in seguito alla guerra condotta contro di loro dal Re dei Daci Burebista attorno al 50 a.C. Furono i Boi a dare il loro nome alla Boemia. Una parte dei Boi poi migrò verso ovest (Bayern / Baviera).
Molte altre tribù, durante i moti migratori in Boemia, hanno lasciato diverse tracce e molti reperti. Studi sui toponimi indicano che l’area è stata anche sede di insediamenti degli Illiri, che successivamente migrarono verso i Balcani.
Emigrarono infine nella regione, insediandosi nel nord-ovest del paese, anche tribù germaniche; in Moravia i Quadi e in Boemia i Marcomanni del Principe Maroboduo.
Il Principe Maroboduo cercava per il suo popolo un luogo ben protetto, che potesse rendere il suo regno ancor più potente. La località individuata era una regione racchiusa da una catena di monti scoscesi, quindi facilmente difendibile, ma occupata dal popolo dei Boi. Maroboduo li affrontò in battaglia, ed una volta battuti, costituì un regno insieme a questo nobile popolo.
Negli anni successivi riuscì a sottomettere tutti i popoli confinanti, ed
organizzò il suo regno in una confederazione di numerose tribù germaniche (tra
cui Quadi e Naristi) e celtiche, accrescendone notevolmente il prestigio e la
forza militare, in opposizione e all'espansionismo romano. I Marcomanni avevano
così costituito una lega di tribù scomoda per l'Impero romano. Maroboduo
condusse ad altissimo prestigio le sue forze militari e le abituò ad una ferrea
disciplina per opporsi alla conquista dei Romani.
Probabilmente alcuni slavi arrivarono dall’Oriente al tempo delle migrazioni continentali, anche se sporadicamente e non come famiglie o tribù organizzate come invece erano le tribù di agricoltori germanici. Questo è dimostrato anche dai nomi e dalle testimonianze archeologiche.
Intorno alla metà del VI sec. d.C. le tribù nomadi degli Avari si insediarono in Boemia. Inizialmente convivevano pacificamente con gli Slavi ma, alla fine del secolo, gli Avari sottomisero e schiavizzarono gli Slavi.
Sotto i costanti attacchi da parte degli Avari, gli Slavi si ribellarono. Un nobile Marcomanno di nome Samo, intorno al 623, si mise a capo della rivolta, riunendo le tribù in uno Stato Slavo.
Gli Avari vennero infine sottomessi da Carlo Magno che, nell’805, condusse anche una campagna contro gli Slavi in Boemia. La storia poi parla di conflitti, ma anche di accordi, contratti commerciali e culturali.
Le tribù Slave si distribuirono a nord fino al Mar Baltico e nell’attuale Holstein,
mentre verso sud estesero la loro influenza sino al mare Adriatico. In Moravia
questo dominio raggiunse il suo picco nel IX secolo.